Distorsioni Cognitive

Le Distorsioni Cognitive rappresentano tutte quelle euristiche e bias, cioè errori sistematici del pensiero, che affliggono i nostri pensieri automatici e le nostre credenze, portando inevitabilmente a renderle disfunzionali o maladattive.

Al fine di eseguire una corretta Ristrutturazione Cognitiva, è necessario riconoscere questi errori del pensiero, ma per farlo è necessario prima conoscerle. Riporto a tal fine in questa sede una lista, necessariamente incompleta, delle principali Distorsioni Cognitive:

– Pensiero Tutto o Nulla.

– Pensiero Catastrofico o Predizione del Futuro (ad esempio: “Ho mal di testa, avrò qualcosa di grave”).

Squalificare o svalutare il positivo.

Ragionamento Emotivo (ad esempio: “sento che le cose non cambieranno”).

Etichettamento (ad esempio: “X è un incapace!”).

– Esagerazione o Minimizzazione.

Filtro mentale o Astrazione selettiva (ad esempio: ho 10 risultati alti e uno basso, ma mi concentro su quest’ultimo).

– Lettura del pensiero (ad esempio: “anche se mi sorride so che mi odia”).

Ipergeneralizzazione (l’uso di parole come “sempre”, “mai” et similia).

– Personalizzazione (credere che gli altri si comportino in un dato modo per colpa nostra e non magari per ragioni più plausibili).

Doverizzazione o Imperativo (l’uso di parole come “devo”, “dovrei” et similia).

Visione a Tunnel (ad esempio: durante una gita, vedere solo il litigio durato 5 min e non tutto il resto del viaggio).

– Fallacia del Cambiamento (ci aspettiamo che gli altri cambino per noi; ad esempio: “Capirà che sta sbagliando e cambierà per me, perché sono suo figlio” o “Se mi vuole bene cambierà” o ancora “la/o perdono perché so che così lei/lui cambierà”).

– Avere sempre ragione (pretendere di avere sempre ragione, volere la ragione a tutti i costi e non accettare di essere messi in discussione).

– Fallacia della Ricompensa e della Gratitudine (agire pensando unicamente al risultato delle nostre azioni, aspettandoci ricompense e gratitudine al posto di fare le cose per amore delle cose; ad esempio: “Dopo tutto quello che ho fatto per X, non ho ottenuto nulla”).

– Pregiudizio sul controllo. E’ di due tipi:

  • Controllo interno: ci percepiamo come onnipotenti (ad esempio: “a me non capiterà mai una cosa del genere”).
  • Controllo Esterno: ci crediamo in balia del destino o delle altre persone (“doveva andare così, era destino”).

– Pregiudizio sull’accordo (provare risentimento contro gli altri perché non sono collaborativi con noi o non concordano con le nostre idee o criteri di giudizio; ad esempio: “se vuoi vivere qui rispetta le mie regole” o “ah perdi tutto questo tempo in cose futili al posto di dedicarti allo studio!”).

– Colpevolizzazione (ad esempio: “è colpa di X se adesso la mia vita va a rotoli” o “è colpa mia di tutto quello che gli è successo”).

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