Dissociazione

I disturbi dissociativi sono caratterizzati dalla disconnessione e/o dalla discontinuità della normale integrazione di coscienza, memoria, identità, emotività, percezione, rappresentazione corporea, controllo motorio e comportamento all’interno della persona. I sintomi dissociativi sono vissuti dal soggetto come:

– intrusioni non volute nella coscienza e nel comportamento, unite a perdite nella continuità dell’esperienza soggettiva (pensiamo ad esempio a sintomi dissociativi “positivi” come la frammentazione dell’identità, la depersonalizzazione e la derealizzazione), e/o

– incapacità di accedere ad informazioni o di controllare funzioni mentali che in genere sono facilmente accessibili o controllabili (pensiamo ad esempio a sintomi dissociativi “negativi” come l’amnesia).

I disturbi dissociativi si riscontrano frequentemente nel periodo successivo a un trauma e molti dei sintomi, tra cui l’imbarazzo e la confusione riguardo ai sintomi stessi o il desiderio di nasconderli, sono spesso influenzati dalla prossimità temporale con il trauma.

Il legame tra Dissociazione e Trauma è così forte da far pensare a un continuum tra vari disturbi (PTSD, PTSD Complesso, Disturbo Borderline di Personalità, Disturbo Dissociativo dell’Identità e Disturbi Psicotici come la Schizofrenia) caratterizzato da vari gradi di Dissociazione Strutturale: numerosi studiosi sostengono infatti che i disturbi traumatici presentino tutti una forma di dissociazione strutturale tanto più complessa quanto più è grave la traumatizzazione.

 

Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID o DDI)

Il Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID o DDI) è il principale tra i disturbi dissociativi. E’ contraddistinto dalla disgregazione dell’identità, caratterizzata da due o più stati di personalità distinti, che in alcune culture può venire addirittura descritta come un’esperienza di possessione.
Nonostante quest’associazione, tuttavia, i sintomi non devono far parte di una pratica spirituale, culturale o religiosa accettata all’interno di uno specifico culto o di una determinata cultura per poter assegnare questa diagnosi.
Tali sintomi, espressione della disgregazione dell’identità, comprendono:

– una marcata discontinuità del senso del sé e della consapevolezza delle proprie azioni;

– alterazioni dell’affettività, del comportamento, della coscienza, della memoria, della percezione, della cognitività e del funzionamento senso-motorio;

ricorrenti vuoti nel ricordo di eventi quotidiani, di importanti informazioni personali e/o di eventi traumatici, non riconducibili a normale dimenticanza.

 

Amnesia Dissociativa

L’Amnesia Dissociativa è caratterizzata dall’incapacità di ricordare informazioni autobiografiche, di solito di natura traumatica o stressogena.

Tale amnesia può essere circoscritta (ad esempio un evento o un periodo di tempo), selettiva (ad esempio l’aspetto specifico di un evento) o generalizzata (ad esempio identità e storia personale).

L’amnesia dissociativa è fondamentalmente un’incapacità di ricordare informazioni autobiografiche non riconducibile a una normale dimenticanza.

Può comportare o meno anche un viaggio intenzionale o un vagare disorientato (detto “fuga dissociativa”).

Sebbene alcuni individui con amnesia si accorgano immediatamente di avere vuoti di memoria, la maggior parte degli individui con disturbi dissociativi inizialmente non si rende conto dell’amnesia: questo porta molti di loro ad avere un'”amnesia della propria amnesia” salvo nei casi in cui viene perduta l’identità personale o dove le circostanze li rendono consapevoli che è stata smarrita un’informazione autobiografica, ad esempio quando gli individui scoprono evidenze di eventi che non ricordano o quando altri parlano loro o chiedono loro di eventi che essi non riescono a ricordare.

 

Disturbo di Depersonalizzazione/Derealizzazione

Il Disturbo di Depersonalizzazione/Derealizzazione è caratterizzato da persistenti o ricorrenti esperienze di depersonalizzazione, derealizzazione o entrambe.

La Depersonalizzazione consiste in esperienze di irrealtà, di distacco, nella sensazione di essere un osservatore esterno rispetto ai propri pensieri, ai propri sentimenti, alle proprie sensazioni, al proprio corpo o alle proprie azioni. Può manifestarsi ad esempio con alterazioni percettive, distorsione del senso del tempo, senso di sé irreale o assente, ottundimento emotivo e/o fisico.

La Derealizzazione è caratterizzata invece da esperienze di irrealtà o di distacco rispetto all’ambiente circostante. Possiamo parlare di derealizzazione ad esempio quando persone od oggetti vengono percepiti come irreali, onirici, nebbiosi, inanimati o deformati visivamente.

Al contrario di quanto accade con altri disturbi come quelli psicotici (es. schizofrenia), durante le esperienze di depersonalizzazione o di derealizzazione, l’esame di realtà rimane integro.

Inoltre, come nel caso del DID, le esperienze di derealizzazione o di depersonalizzazione sperimentate all’interno di pratiche religiose o culturali non vanno considerate per la diagnosi.

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