Schizofrenia e Psicosi
I Disturbi dello Spettro della Schizofrenia e altri Disturbi Psicotici sono caratterizzati dalla compromissione del funzionamento globale della persona, cioè delle sue funzioni cognitive (linguaggio, pensiero, ragionamento, percezione), del comportamento e di altri ambiti di funzionamento (sociale, lavorativo, affettivo e familiare).
Sono definiti da anomalie psicopatologiche in uno o più di questi 5 ambiti:
– Deliri
– Allucinazioni
– Pensiero disorganizzato (eloquio)
– Comportamento motorio grossolanamente disorganizzato o anormale (compresa la catatonia)
– Sintomi negativi.
Deliri
I deliri sono convinzioni fortemente sostenute che non sono passibili di modifica alla luce di evidenze contrastanti, causando così una compromissione dell’esame di realtà.
I deliri sono considerati “bizzarri” se sono chiaramente non plausibili e non sono comprensibili a pari appartenenti alla stessa cultura e non derivano da esperienze di vita ordinarie. Definiamo dunque “bizzarri” i deliri estremamente lontani dalla realtà.
Tra i deliri più frequenti vi sono:
– I deliri di grandezza: l’individuo è convinto di avere poteri o capacità eccezionali.
– I deliri di persecuzione: l’individuo è convinto di essere perseguitato da qualcuno o qualcosa.
– I deliri di riferimento: l’individuo è convinto che gesti, commenti o giudizi siano riferiti a lui.
– I deliri erotomanici: l’individuo è convinto che qualcuno sia innamorato di lui.
– I deliri di gelosia: l’individuo è convinto che il partner lo abbia tradito.
– I deliri nichilistici: l’individuo è convinto che si verificherà un evento catastrofico.
– I deliri somatici: l’individuo è convinto di avere qualche problema fisico.
Allucinazioni
Le allucinazioni sono disturbi della percezione, esperienze simil-percettive che si verificano senza uno stimolo esterno e pertanto compromettono l’esame di realtà. Si possono presentare in qualsiasi modalità sensoriale. Abbiamo infatti:
– Allucinazioni uditive: sono le più frequenti. L’individuo percepisce voci o suoni che non esistono nella realtà. Affliggono il senso dell’udito.
– Allucinazioni visive: affliggono il senso della vista.
– Allucinazioni tattili: affliggono il senso del tatto.
– Allucinazioni olfattive: affliggono il senso dell’olfatto.
– Allucinazioni gustative: affliggono il senso del gusto.
– Allucinazioni cenestesiche: riguardano la percezione di movimento attorno a sé e del proprio corpo, e sensazioni interne.
Pensiero ed eloquio disorganizzato
Si tratta di una disorganizzazione del pensiero che si evince ascoltando i discorsi dell’individuo, ovvero il suo “eloquio”.
Alcuni degli esempi più frequenti di eloquio disorganizzato sono:
– La tangenzialità: quando l’individuo dà risposte non correlate alle domande poste.
– Il deragliamento o allentamento dei nessi associativi: quando l’individuo passa da un argomento all’altro senza mai finirne uno.
– L’incoerenza o “insalata di parole”: quando l’individuo ha un eloquio incoerente, dimostrando così una piena disconnessione dall’interazione sociale.
Comportamento motorio grossolanamente disorganizzato o anormale (compresa la catatonia)
Si tratta di una disorganizzazione comportamentale che può avere diverse manifestazioni, tra cui: agitazione, comportamento infantile, negativismo e atteggiamenti oppositivi e provocatori, e comportamento catatonico.
La catatonia o comportamento catatonico è una marcata diminuzione della reattività all’ambiente: ciò può variare dalla resistenza a istruzioni impartite (negativismo) al mantenere una postura rigida, inappropriata o bizzarra, fino alla completa mancanza di risposte verbali (mutismo) e motorie (stupor). Il comportamento catatonico può comprendere anche un’attività motoria non finalizzata ed eccessiva senza motivazione evidente (eccitamento catatonico), ma anche movimenti ripetitivi senza finalità (stereotipia), sguardo o postura fissa, “grimace” (espressioni facciali strane o anormali non collegate alla situazione), mutismo, ecolalia (imitazione o ripetizione delle parole altrui), ecoprassia (imitazione o ripetizione dei movimenti degli altri).
Include anche catalessia (mantenimento di una postura anche contro la gravità), flessibilità cerea (leggera resistenza costante a una modificazione della postura dell’individuo indotta da altri) e manierismo (caricature artificiose e stravaganti di azioni normali).
Sintomi negativi
I sintomi negativi portano alla perdita di capacità che erano presenti prima dell’esordio della malattia, e in genere si manifestano in queste modalità:
– Abulia: ovvero diminuzione delle attività finalizzate volontarie e spontanee. Ciò fa sì che la persona non abbia voglia di svolgere attività, a volte arrivando addirittura al punto di restare ferma immobile senza fare nulla per lungo tempo.
– Alogia: diminuzione della produzione verbale.
– Anedonia: diminuzione della sensazione di piacere precedentemente provata a contatto con stimoli positivi o ricordi.
– Asocialità: forte mancanza di interesse nell’interazione con gli altri.
– Diminuzione dell’espressione delle emozioni. Ciò si applica sia a livello verbale che non-verbale.
Distinguere tra i vari Disturbi dello Spettro della Schizofrenia e altri Disturbi Psicotici
Distinguiamo i vari disturbi all’interno di questo gruppo in base ai seguenti criteri:
– Schizofrenia: Presenta 2 o più dei sintomi floridi e sintomi negativi, tra cui almeno uno tra deliri, allucinazioni o eloquio disorganizzato.
E’ presente per almeno 6 mesi.
– Disturbo Schizofreniforme: Come la Schizofrenia, ma è presente per almeno 1 mese ma meno di 6 mesi.
– Disturbo Psicotico Breve: Come la Schizofrenia, ma è presente per almeno 1 giorno ma meno di 1 mese.
– Disturbo Delirante: L’individuo presenta 1 o più deliri. E’ presente per almeno 1 mese.
– Disturbo Schizoaffettivo: L’individuo presenta 1 episodio di alterazione dell’umore (ovvero 1 episodio depressivo maggiore o maniacale) preceduto o seguito da 2 o più settimane di sintomi della fase attiva (ovvero tutti i sintomi tranne i sintomi negativi) della schizofrenia.